Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maddalena
Dettagli della notizia
La chiesa di Santa Maria Maddalena si erge imponente, nell’isola di Maddalena, nell’omonima piazza, a poche decine di metri da Cala Gavetta, dalla banchina commerciale e dal palazzo municipale. La chiesa, sede dei 14 parroci che dal 1768 ad oggi si sono succeduti, nel corso degli anni ha subito varie modifiche ed ampliamenti.
30 Maggio 2025

Descrizione
La prima costruzione risale a dopo il 1780, ad opera degli isolani e dei militari della guarnigione sabauda. Divenne sede parrocchiale nel 1793 ed intitolata a Santa Maria Maddalena (denominazione fino ad allora attribuita ad un’altra chiesa, costruita una ventina d’anni prima, al centro dell’Isola, a quel punto dedicata alla Santissima Trinità); parroco dell’epoca era don Giacomo Mossa (dal 1773 al 1799). Tra il 1814 1819, auspice il barone e ammiraglio, Giorgio Andrea Des Geneys, il fondatore della Regia Marina Sarda che in quel periodo alla Maddalena aveva la propria sede, con il concorso della stessa marina e della popolazione, essendo parroco don Giovanni Battista Biancareddu (dal 1808 al 1824), venne costruita nello stesso luogo la nuova chiesa, i più ampia della precedente, con una navata e quattro cappelle per lato.
La facciata, in stile tardo barocco piemontese, era dotata di meridiana e aveva quattro nicchie che accoglievano i quattro Santi evangelisti.
Nel 1952, essendo parroco mons. Salvatore Capula (dal 1933 al 1998), la Chiesa venne ulteriormente ampliata in lunghezza di circa 8 metri, con l’aggiunta di una cappella per lato. Demolita la facciata ottocentesca, ne fu costruita una nuova, bianca, in “stile mediterraneo” su progetto dell’architetto Antonio Simon Mossa.
Nella parte superiore fu composto un grande mosaico circolare raffigurante Santa Maria Maddalena. Nel 1993 ci fu un ulteriore intervento sulla facciata, che riprese lo stile del 1814, l’attuale, su progetto dell’architetto Pierluigi Cianchetti. Nel 2014, nella facciata, in quattro nicchie, ritrovarono posto gli Evangelisti.
Di particolare pregio, all’interno della Chiesa, è certamente l’Altare maggiore, simile a quello della chiesa di Santa Maria in Bonifacio (Corsica), di marmo policromo, di stile tardo barocco, di costruzione ligure. Fu donato dall’ammiraglio Giorgio Andrea Des Geneys, insieme all’altare di San Giorgio con il grande quadro raffigurante il santo (il primo sulla destra rispetto a quello maggiore), e il pulpito marmoreo. Su una nicchia antistante l’altare maggiore è normalmente collocata la statua lignea di Santa Maria, di provenienza ligure, risalente alla fine ’700.
Da menzionare, inoltre, un olio su tela raffigurante San Filippo Neri, in adorazione della Vergine e del bambino; in stile tardo barocco, viene attribuito al pittore sassarese fra Antonio Cano (1775-1840). Allo stesso autore viene attribuito anche un quadro della Santissima Trinità, meglio intitolato come “Madonna Immacolata tra la Santissima Trinità”. La chiesa di Santa Maria Maddalena conserva, tra l’altro, un Crocifisso e due candelieri d’argento donati nel 1804 dall’ammiraglio inglese Orazio Nelson. Nella stessa chiesa tra le altre reliquie sono esposte quelle del Beato Carlo Acutis.
Infine, da ricordare il grande mosaico “Battesimo di Gesù nel fiume Giordano” (1967 – Scuola Mosaico Montepulciano).
La festa patronale di Santa Maria Maddalena si celebra il 22 luglio.
Modalità di accesso
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Ultimo aggiornamento
13 Giugno 2025